CURIOSITA’ DELLA SETTIMANA:

La parola “profeta” deriva dalla parola latina prophèta, che a sua volta deriva dal greco profétes (in caratteri greci προφήτης). Vi sono 2 traduzioni del termine greco: “colui che parla al posto di” e “colui che parla davanti”. Tutti e due i significati spiegano chi fosse un profeta: un uomo che parla al posto di Dio al suo popolo. La figura dei profeti è presente in molte religioni ma con scopi diversi:

  • Nell’Ebraismo ammonivano il popolo ebraico in nome di Dio della decadenza morale che aveva nel VIII-VII secolo a.C..
  • Nel Cristianesimo essi hanno avuto lo stesso scopo presente nell’Ebraismo, ma anche quello di prevedere l’arrivo di Cristo.
  • Nell’Islam essi sono stati inviati da Allah sull’umanità. Maometto è l’ultimo dei profeti, o “sigillo dei profeti”.
  • Molte religioni minori e Nuovi Movimenti Religiosi considerano i loro fondatori dei profeti.
Affresco nella Cappella Sistina rappresentante il profeta ebraico Isaia.
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Nel Cristianesimo cattolico, il santo patrono di una città deve essere scelto facendo votare tutti i laici e i religiosi della città per capire se la popolazione vuole il santo scelto, analizzando attentamente il santo e facendolo approvare dal Papa. Questa procedura è stata ideata da Papa Urbano VIII nel “Decretum super electione sanctorum in patronos”, promulgato il 23 marzo 1630; prima infatti il santo poteva essere scelto e approvato sia dalla Chiesa che dalle istituzioni del potere e poteva anche essere un santo non canonizzato.

I 2 patroni di Monza (MB): San Giovanni Battista e San Gerardo dei Tintori.
(Per le immagini utilizzate: 1ª, Pinturicchio [CC BY-SA 2.5 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5)], via Wikimedia Commons; 2ª, WIKIMEDIA COMMONS)