LA QUARESIMA

Il 2 marzo, nel rito romano della Chiesa Cattolica e in altre confessioni cristiane, ha avuto inizio il periodo liturgico della Quaresima. Ma che cos’è la Quaresima?

CHE COS’È

Derivante dal latino quadragesimus – in italiano “quarantesimo” -, il termine Quaresima indica il periodo precedente il giorno della Pasqua (clicca qui per l’articolo dedicato su questo blog). Questo periodo, nel rito cattolico romano e in diverse altre confessioni cristiane, inizia a partire dal Mercoledì delle Ceneri – ossia il mercoledì immediatamente successivo al Martedì Grasso e precedente la prima domenica di Quaresima -, che quest’anno è caduto appunto il 2 marzo, e si conclude il Giovedì Santo (il giovedì precedente la domenica di Pasqua), che quest’anno cadrà il 14 aprile. Nel rito ambrosiano, invece, la Quaresima ha inizio la domenica successiva al Martedì Grasso (ultimo giorno dei sette di Carnevale) e termina il Giovedì Santo.

La Quaresima richiama ai quaranta giorni di digiuno e tentazione da parte di Satana che, secondo i Vangeli, Gesù visse nel deserto a seguito del suo battesimo da parte di San Giovanni Battista. Durante questo periodo liturgico vi è un forte invito alla carità, alla preghiera, alla penitenza (vedi sezione dedicata), al digiuno e alla conversione.

Gesù tentato nel deserto (1886-1894), di James Tissot, rappresentazione artistica dei quaranta giorni di digiuno e tentazione di Gesù.
James Tissot, Public domain, via Wikimedia Commons

CENNI STORICI

Durante i primi anni di esistenza della Chiesa, non esisteva un vero e proprio periodo di Quaresima. I fedeli praticavano semplicemente uno o due giorni di digiuno prima della Pasqua. Un digiuno che, a differenza dell’attuale digiuno ecclesiastico quaresimale, non era di carattere penitenziale, bensì più illuminativo e meditativo.

Nel V secolo, lo storico greco Socrate Scolastico nella sua Storia ecclesiastica (in greco antico Εκκλησιαστική Ιστορία), parlava invece di un periodo di digiuno precedente la Pasqua, che, nell’Illirico e in Grecia, durava sei settimane, mentre a Roma tre.

Fu solo con il passare del tempo che si delineò il concetto attuale di Quaresima come periodo di conversione e pentimento. Originariamente la sua durata era universalmente di quaranta giorni, e così – come già detto – è stata mantenuta nel rito cattolico ambrosiano fino a oggi. Nel rito romano e in altre confessioni cristiane la durata divenne poi di quarantaquattro giorni.

Secoli dopo, nel 1960, Papa Giovanni XXII – in un documento liturgico denominato Codice delle Rubriche del Breviario e del Messale Romano – distinse invece all’interno della Quaresima due periodi: il Tempo di Quaresima, che dura dal Mercoledì delle Ceneri alla Quinta Domenica di Quaresima (vedi sezione “Le domeniche quaresimali” all’interno di questo articolo), e il Tempo di Passione, che inizia ai Vespri della Quinta Domenica e include la Settimana Santa. Inoltre, gli ultimi tre giorni di quest’ultima (Giovedì, Venerdì e Sabato Santo), andavano a formare il Triduo Pasquale, separato dalla Quaresima.

Papa Giovanni XXIII (1881-1963)
De Agostini Editore, Public domain, via Wikimedia Commons

LA PENITENZA QUARESIMALE

Come già accennato, durante la Quaresima i fedeli sono invitati a svolgere diverse attività di penitenza. Nel Cattolicesimo, queste attività sono nello specifico:

  • L’astinenza dalle carni nel giorno di venerdì. Richiesta a tutti i fedeli di età maggiore ai quattordici anni. In passato, la carne era un alimento costoso e pregiato, dunque il privarsene rappresenta la privazione del lusso, l’umiltà. Al giorno d’oggi, l’astinenza include anche altri cibi costosi e ricercati.
  • Il digiuno. Sono tenuti a praticarlo, durante il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo (il venerdì precedente la domenica di Pasqua), tutti i fedeli con un età compresa tra i diciotto e i sessanta anni.
  • La carità. Durante la Quaresima la Chiesa sottolinea l’importanza del compiere atti di carità verso il prossimo.
  • La preghiera. Intesa sia come personale che comunitaria, permette di lasciare più spazio a Dio nella propria vita.

QUARESIMA E BATTESIMO

Nel Cattolicesimo, la Quaresima costituisce anche il periodo in cui i catecumeni – coloro che si preparano a essere battezzati e, di conseguenza, a entrare a far parte della Chiesa – affrontano l’ultima fase della loro preparazione al Battesimo. Ciò rende dunque la Quaresima non solo un importante momento di penitenza, ma anche di conversione.

Fonte battesimale, utilizzata per celebrare il sacramento del Battesimo, del Duomo di Asti.
Incola, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, via Wikimedia Commons

LE DOMENICHE QUARESIMALI

Le domeniche di Quaresima sono sei. A ognuna è assegnato un nome, costituito dalla prima parola della versione latina dell’introito – l’antifona recitata prima dell’inizio della Messa – del giorno, proveniente (tranne nel caso della sesta domenica) dall’Antico Testamento della Bibbia.

Questi i nomi delle sei domeniche:

DomenicaNomeIntroitoProvenienza introito
1InvocabitInvocabit me, et ego exaudiam eumSalmi 91,15
2ReminiscereReminiscere miserationum tuarumSalmi 25,6
3OculiOculi mei semper ad DominumSalmi 25,15
4LaetareLaetare, JerusalemIsaia 66,10
5IudicaIudica me, DeusSalmi 43,1
6PalmarumDominica in Palmis
Il vescovo anglicano di Willesden e alcuni sacerdoti vestiti con paramenti rosa, utilizzati – sia nella Chiesa Anglicana che in quella Cattolica e in altre chiese – durante la Domenica Laetare.
Timothy Titus, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, via Wikimedia Commons

I QUARANTA GIORNI

La durata della Quaresima nel rito ambrosiano è di quaranta giorni esatti, mentre in quello romano di quarantaquattro. Convenzionalmente la durata è però definita come di quaranta giorni. Questo perché il quaranta è un numero dall’importante valore simbolico, ritrovabile diverse volte all’interno della Bibbia.

In particolare:

  • Nella Genesi, il diluvio universale dura quaranta giorni
  • Nell’Esodo, Mosè passa quaranta giorni sul Monte Sinai
  • Gli ebrei, dopo essere fuggiti dall’Egitto sotto la guida di Mosè, passano quarant’anni nel deserto
  • I dodici uomini mandati da Mosè all’esplorazione della Terra di Canaan (la Terra Promessa) ritornano dopo quaranta giorni
  • Il profeta Elia impiega quaranta giorni per arrivare al Monte Oreb
  • Nel libro di Giona, l’omonimo profeta dice nella sua predicazione agli abitanti di Ninive che Dio distruggerà la loro città a quaranta giorni dal momento in cui parla
  • Nei Vangeli, come già detto, Gesù trascorre quaranta giorni nel deserto dopo il suo battesimo, digiunando mentre subisce tentazioni da parte di Satana
  • Sempre nei Vangeli, Gesù istruisce i suoi discepoli in un periodo di quaranta giorni tra la sua resurrezione e la sua Ascensione al cielo

LA QUARESIMA NEL RITO ROMANO

Essendo un periodo incentrato sui concetti di penitenza e umiltà, durante la Quaresima nelle chiese sono proibiti – fatta eccezione per la Domenica Laetare, le feste e altre solennità – gli ornamenti floreali sull’altare e gli strumenti musicali possono essere utilizzati solo per accompagnare i canti, che non possono tuttavia includere l’Alleluia. Inoltre, sempre con le stesse eccezioni, non è possibile recitare il Gloria.
È possibile coprire i crocifissi e le altre immagini sacre con veli di colore violaceo o rosso a partire dai primi Vespri della Domenica Iudica. I veli sui crocifissi vengono poi rimossi il Venerdì Santo, mentre dalle altre immagini votive all’inizio della Veglia di Pasqua (la Messa celebrata dopo il tramonto del Sabato Santo e prima del sorgere del sole a Pasqua).
Durante la Quaresima è fortemente scoraggiata la celebrazione del sacramento del Matrimonio. Sono invece proibiti tutti i sacramenti, fatta eccezione per la Penitenza e l’Unzione degli infermi, durante il Venerdì e il Sabato Santo.
Il principale colore utilizzato per i paramenti liturgici durante la quaresima è il viola. Non mancano tuttavia alcune eccezioni: durante la Domenica Laetare è possibile indossare paramenti rosa, nella Domenica delle Palme sono di colore rosso, mentre la mattina del Giovedì Santo – o talvolta il pomeriggio del Mercoledì Santo – la cosiddetta messa del crisma è celebrata con paramenti bianchi. Ulteriori eccezioni sono anche in questo caso costituite dalle feste e da altre solennità.

Paramenti liturgici viola
Design: Pietro Siffi. Copyright: Ars Regia – www.ars-regia.com, Public domain, via Wikimedia Commons

LA QUARESIMA NEL RITO AMBROSIANO

Nonostante abbia diversi elementi in comune, la Quaresima nel rito cattolico ambrosiano ha anche, oltre alla già citata differenza di durata, altre diversità rispetto a quella nel rito romano.
Nei giorni di Quaresima, tranne il sabato e la domenica, il concetto di penitenza può essere espresso con paramenti di colore nero.
Nel rito ambrosiano, la Settimana Santa è detta Settimana Autentica (in latino Hebdomada Authentica).
Inoltre, nei venerdì di Quaresima, simboleggiando per penitenza la privazione da Cristo, non viene celebrata alcuna Messa. Nelle domeniche, invece, viene dato risalto all’importanza della conversione e del sacramento del Battesimo.

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