L’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE PER LA COSCIENZA DI KRISHNA

In questo articolo vi vorrei parlare dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna – spesso chiamata anche ISKCON -, un nuovo movimento religioso fondato negli anni Sessanta del XX secolo dall’indiano A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda con lo scopo di diffondere nel mondo il Viṣṇuismo gauḍīya.

IDENTIKIT

Sede centrale dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna a Mayapur.
By Joydeep, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=29041082

Credenti: 1.000.000 circa

Divinità: Krishna

Testi sacri: Bhagavadgītā, Caitanya-caritāmṛta, Śrīmad Bhāgavatam, Īśopaniṣad, le opere di A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda.

Nascita: 1966 circa

Fondatore: A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda

Sede centrale: Mayapur (Bengala Occidentale, India)

STORIA

A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda – che avrebbe fondato molti anni dopo l’ISKCON – nacque con il nome di Abhay Charan De l’1 settembre 1896 a Calcutta, in India. La sua era una famiglia di commercianti che praticava il Viṣṇuismo, una corrente devozionale dell’Induismo (clicca qui per leggere l’articolo dedicato alla religione induista) secondo la quale Visnù è la divinità suprema.

Abhay frequentò per un periodo una scuola religiosa viṣṇuita, per poi iscriversi allo Scottish Church College. Aderì inoltre al movimento di Mahatma Gandhi per l’indipendenza dell’India dalla Gran Bretagna. La sua adesione al movimento lo porto, nel 1920, a rinunciare in segno di protesta alla laurea in Legge, nonostante avesse superato tutti gli esami.

Nel 1922 Abhay incontrò per la prima volta Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, che nel 1920 aveva fondato il Gauḍīya Maṭha (clicca qui per saperne di più): una nuova istituzione religiosa viṣṇuita gauḍīya basata sugli insegnamenti del mistico bengalese Caitanya.

Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura (1874-1937), fondatore del Gauḍīya Maṭha e maestro spirituale di A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda.
WIKIMEDIA COMMONS

Successivamente, Abhay andò a vivere con moglie e figli ad Allahabad – situata nello stato federato indiano di Uttar Pradesh ed attualmente nota come Prayagraj -, dove cominciò a lavorare nell’industria farmaceutica. Oltre al lavoro, si dedicò ad un approfondito studio del Viṣṇuismo gauḍīya e degli insegnamenti di Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, che nel 1932 era divenuto il suo maestro spirituale. Quest’ultimo, inoltre, gli affidò la missione di diffondere gli insegnamenti dell’antico mistico Caitanya.

Nel 1959 Abhay decise di dedicarsi completamente alla religione. Prese i voti di rinuncia e assunse il nome religioso di Abhay Caranaravinda Bhaktivedānta Svāmī. In seguito alla rinuncia dei beni materiali, andò a vivere, dapprima, presso un ashram – un luogo utilizzato per la meditazione e l’istruzione spirituale – a Dehli, poi in uno a Vrindavan. Presso questi ashram si dedico alla continuazione della missione che gli aveva affidato anni addietro il suo maestro spirituale, traducendo in lingua inglese il testo sacro  Śrīmad Bhāgavatam – tra i più importanti del Viṣṇuismo – e curando una rivista di tematica religiosa dal nome di Back To Godhead, da lui fondata diversi anni prima, nel 1944, e attualmente il maggiore periodico dell’ISKCON.

Ma Abhay desiderava diffondere gli insegnamenti di Caitanya e il Viṣṇuismo gauḍīya anche oltre i confini della sua India, in Occidente. Così, nel 1965 riuscì ad ottenere un passaggio a bordo del mercantile Jaladuta, che lo portò negli Stati Uniti. Durante il viaggio sulla nave tenne un diario.

A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda, fondatore dell’ISKCON.
WIKIMEDIA COMMONS

Una volta giunto nel Paese, nel luglio del 1966 fondò a New York la International Society for Krishna Consciousness. Inizialmente si trattava solo di un piccolo ashram nel quartiere Lower East Side, ma nel giro di poco tempo attirò un numero sempre più crescente di seguaci. Tanto che già l’anno seguente, nel 1967, sorse un’altra sede dell’associazione a San Francisco. Nel 1968 nella Virginia Occidentale fu poi fondata, secondo istruzioni dello stesso Abhay, la comunità intenzionale ISKCON di New Vrindaban (clicca qui per vedere il posto su Google Maps).

Nel frattempo, il numero dei seguaci dell’ISKCON salì a tal punto che nel 1970 Abhay istituì la Governing Body Commission perché lo aiutasse nella gestione dell’associazione. Nel 1972, invece, nacque la casa editrice Bhaktivedanta Book Trust – spesso citata con l’acronimo BBT -, che oggi come allora si occupa della pubblicazione internazionale degli scritti di A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda, i testi sacri contenenti le dottrine del Viṣṇuismo gauḍīya e altre opere.

Inoltre, fu sempre negli anni Settanta che l’ISKCON assunse una grande fama, anche grazie alla diffusione di questo in svariate aree del mondo – tra cui anche l’Italia – , dovuta soprattutto a diversi viaggi che Abhay compì in numerose aree del globo. I seguaci divennero migliaia, e tra essi vi erano diversi personaggi famosi, tra i quali il poeta statunitense della Beat Generation Allen Ginsberg.

In alcuni Stati, tuttavia, i seguaci dell’ISKCON furono perseguitati e non gli fu permesso di praticare la loro religione. Tra questi vi era l’Unione Sovietica, dove, tra il 1971 e il 1989, i membri dell’ISKCON furono perseguitati, anche in modo violento, dal KGB (i servizi segreti del regime).

Abhay Caranaravinda Bhaktivedānta Svāmī, che nel frattempo aveva iniziato ad essere chiamato dai suoi seguaci A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda e Śrīla Prabhupāda – Prabhupāda è un titolo onorifico che significa “Colui che siede ai Piedi del Signore” -, morì il 14 novembre 1977 a Vrindavan, in India. Durante la sua vita aveva pubblicato più di ottanta libri su temi religiosi, culturali e filosofici. Lasciò la gestione dell’ISKCON alla Governing Body Commission, l’organo che aveva istituito nel 1970.

In seguito alla morte del fondatore A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda, all’interno dell’ISKCON avvenne uno scisma. Alcuni dei seguaci dell’ISKCON credevano infatti che egli volesse essere succeduto nell’iniziazione dei nuovi seguaci tramite dei sacerdoti denominati ritviks; un idea che non era condivisa però dal resto dell’associazione. A causa di questo disaccordo nacque l’ISKCON Revival Movement, un movimento scismatico attualmente esistente, seppur dalla circoscritta diffusione.

A partire dal 1997 la Governing Body Commission è affiancata nel suo lavoro da un forum di anziani.

È invece a partire dal 2009 che le donne possono divenire maestri all’interno dell’ISKCON.

DIFFUSIONE

Attualmente nel mondo l’ISKCON conta di circa sessanta ristoranti vegetariani, cinquanta comunità rurali, dieci istituti scolastici e quattrocento centri. I seguaci sono invece all’incirca un milione.

La sede centrale si trova a Mayapur, nel Bengala Occidentale (India).

Per quanto riguarda invece specificatamente l’Italia, in essa l’ISKCON ha cominciato a diffondersi all’inizio degli anni Settanta e il primo centro ha aperto a Roma nel 1973. Attualmente nel Paese vi sono sei centri ISKCON: uno nei pressi di Firenze, uno a Vicenza, uno a Bologna, uno a Genova, uno a Torino e quello già citato a Roma. Vi sono inoltre un ristorante vegetariano a Milano, una comunità rurale in provincia di Terni, un tempio in provincia di Bergamo e uno a Terni. Esiste inoltre una web radio che trasmette da Terni.

RELIGIONE

IL VIṢṆUISMO GAUḌĪYA

Come già accennato, la dottrina dell’ISKCON si basa sul Viṣṇuismo gauḍīya. Ma che cos’è esattamente?

Il Viṣṇuismo gauḍīya è una forma di Viṣṇuismo/Kṛṣṇaismo che ebbe origine dal già citato mistico bengalese del XV-XVI secolo Caitanya. Si distingue da altre correnti viṣṇuite  per considerare Krishna – considerato dalle altre correnti come un avatara (ossia una manifestazione sulla Terra) di Visnù – la divinità suprema. Visnù è dunque ritenuto dal Viṣṇuismo gauḍīya una manifestazione di Krishna.

REGOLE

Tutti i membri dell’ISKCON devono recitare un certo numero di volte – definito tramite un japamālā, ossia una sorta di rosario utilizzato nelle religioni indiane per contare quante volte viene recitato un mantra o una preghiera – il Mahā-mantra (vedi paragrafo dedicato) e il canto devozionale, detto nāmasaṃkīrtana.

Gli uomini si rasano i capelli, lasciando solo un codino detto śikhā. Se sono celibi, si vestono di color zafferano, se invece sono sposati di bianco. Le donne devono invece indossare il sari, un tipico indumento femminile indiano. Tuttavia, la maggior parte dei membri dell’ISKCON che non vivono in India o in un tempio spesso non indossa questo abbigliamento tradizionale.

Tutti devono inoltre rispettare i quattro principi regolatori:

  1. Seguire una dieta latto-vegetariana
  2. Astenersi dall’assumere ogni sostanza intossicante (ad esempio l’alcool, il tabacco, il tè e il caffè)
  3. Non praticare rapporti sessuali al di fuori del matrimonio
  4. Astenersi dal gioco d’azzardo
Alcuni membri dell’ISKCON a Vienna.
By Henryart, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=39005

L’INIZIAZIONE

Per entrare nell’ISKCON, i nuovi membri devono prima affrontare sei mesi di prova, durante i quali devono rispettare in modo assoluto i quattro principi regolatori. Una volta terminato questo periodo di prova, bisogna scegliere il proprio guru, con il quale si svolgerà la Dīkṣā, ossia l’iniziazione.

L’iniziazione consiste in un rituale in cui colui che desidera divenire membro dell’ISKCON riceve dal proprio guru un nome – sempre completato dal suffisso dāsa/dāsī, cioè “servitore/servitrice” – proveniente dalla tradizione del Viṣṇuismo gauḍīya e un japamālā.

Un japamālā induista
GourangaUK ., CC BY-SA 2.5 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5, via Wikimedia Commons

I SETTE OBIETTIVI

L’ISKCON si pone sette obiettivi fondamentali:

  1. La diffusione della coscienza spirituale, ossia della dottrina del Viṣṇuismo gauḍīya
  2. La diffusione della coscienza di Krishna, ossia le scritture sacre (vedi paragrafo “I testi sacri”) e i loro insegnamenti
  3. Rendere i membri più vicini tra loro, e, allo stesso tempo, più vicini a Krishna
  4. La diffusione del movimento del Saṃkīrtana – il canto religioso pubblico -, creato da Caitanya
  5. La costruzione di luoghi dedicati a Krishna
  6. La promozione di una vita fondata sulla sobrietà
  7. Pubblicare e diffondere libri e periodici per promuovere l’ISKCON e il suo messaggio in tutto il mondo

I TESTI SACRI

I principali testi sacri dell’ISKCON sono costituiti da:

  • La Bhagavadgītā, parte dal contenuto religioso di 700 versi proveniente dal poema epico indiano Mahābhārata
  • Il Caitanya-caritāmṛta, un agiografia del mistico Caitanya
  • Lo Śrīmad Bhāgavatam, un testo sacro induista di più di 14.500 strofe trattante principalmente di Visnù/Krishna
  • La Īśopaniṣad, un altro testo sacro induista
  • Le opere di A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda, in particolare i commentari e gli epitomi

IL MAHĀ-MANTRA

Come già accennato nel paragrafo dedicato alle regole, il Mahā-mantra (letteralmente “grande mantra”), o Hare Kṛṣṇa, è un mantra la cui recitazione è molto importante per i membri dell’ISKCON. Esso è infatti in grado di purificare il cuore e sgomberare la mente. Inoltre, secondo Caitanya, recitarlo permette di raggiungere la coscienza di Krishna.

Il Mahā-mantra in devanàgari, la scrittura sillabica utilizzata dal sanscrito.
(c) 2005 Hégésippe Cormier, CC BY-SA 3.0 http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/, via Wikimedia Commons

Questa la traslitterazione del testo sanscrito del mantra:

hare kṛṣṇa hare kṛṣṇa
kṛṣṇa kṛṣṇa hare hare
hare rāma hare rāma
rāma rāma hare hare

(FONTE: https://it.wikipedia.org/wiki/Hare_K%E1%B9%9B%E1%B9%A3%E1%B9%87a_(mantra))
UNA CURIOSITÀ:
Nella sua canzone del 1970 My Sweet Lord, l'ex membro dei Beatles George Harrison, oltre ad Allelujah - parola di lode cristiana ed ebraica -, inserì anche il Mahā-mantra. In quel periodo, Harrison, già interessatosi dell'Induismo e della cultura indiana, si era infatti avvicinato a A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda e alle pratiche dell'ISKCON.

FOOD FOR LIFE

Food For Life è un organizzazione di beneficenza fondata nel 1974, ispirata e parzialmente finanziata dall’ISKCON. Si occupa di distribuire pasti latto-vegetariani e di altre attività benefiche. Attualmente ha sede nel Delaware, negli Stati Uniti.

Per saperne di +: