TESTE RELIGIOSE MAGGIO 2017

I MONACI STUDITI UCRAINI

I monaci studiti ucraini sono monaci greco-cattolici che seguono la regola monastica delle Chiese cattoliche di rito orientale. Essi, però, non sono riuniti in un vero e proprio ordine.

STORIA

La regola seguita dai monaci studiti ucraini si basa sulla regola introdotta da San Teodoro (758-826) nel monastero di Stoudion a Costantinopoli. Dalla regola di San Teodoro nacque l’ordine Studita, che si diffuse in tutta l’Europa orientale.

Nei primi anni del XX secolo il prete cattolico di Leopoli Andrej Szetpycki  volle restaurare l’ordine studita in Ucraina (il suo paese). L’idea gli venne vedendo degli uomini che avevano creato una comunità religiosa nei villaggi di Voltvyn e Oles’ko  Andò da questi uomini e li convinse a coltivare la loro idea e a farli trasferire a Vulka (un paese vicino a Leopoli).

Dopo essersi trasferita, questa comunità crebbe, così tanto che Andrej Szetpicky decise di donare alla comunità un suo terreno a Sknyliv per erigere un monastero per i membri della comunità. Il Typikon, cioè l’ordinamento di un monastero fatto dal suo stesso fondatore (in questo caso Andrej Szetpicky) del monastero di Sknyliv venne approvato dal vescovo dell’Ucraina nel 1906. Dopo 2 anni, fu fondato un altro monastero in Bosnia.

Il numero dei monaci calò durante la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione Russa. Alla fine della guerra ne rimasero solo 60 circa, che furono riuniti da Andrej Szetpicky. Ripresero subito a costruire nuovi monasteri e le loro costituzioni, che furono approvate dal Papa nel 1923. Andrej Szetpicky venne poi nominato archimandrita (“capo” dell’ordine).

Durante la Seconda Guerra Mondiale i monaci affrontarono di nuovo un periodo di decadenza: molti monaci vennero rinchiusi nei campi di prigionia nazisti e nel 1944 Andrej Szetpicky morì, fu sostituito nel titolo di archimandrita da suo fratello Kazimierz Szepticky, che cambio il suo nome in Clemente. Nel 1946, i monaci sopravvissuti ai campi di prigionia si riunì a Buke, nella Vestfalia.

Foto di Andrej Szetpicky in vesti studite.
WIKIMEDIA COMMONS

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, molti dei monaci sopravvissuti vennero rinchiusi nei campi di prigionia sovietici, dove molti di loro morirono. Tra quelli che morirono nei campi vi fu, nel 1956, Clemente.

I monaci rimasti, nel 1949, si rifugiarono nel monastero benedettino di Chevetogne (Belgio). Nel 1951 emigrarono ancora, fondando un monastero a Woodstock (Canada).

Nel 1964 il cardinale fondò un nuovo monastero studita ucraino in Italia, a Grottaferrata (RM), che fece popolare facendo trasferire un gruppo di monaci dal monastero di Woodstock.

DIFFUSIONE

Secondo statistiche del 1994, i monaci studiti ucraini sono solamente 11. Vi sono solo 2 monasteri studiti in tutto il mondo: uno a Woodstock (Canada) e uno a Grottaferrata (Italia).

Cartina che mostra, in rosso, la posizione dei monasteri studisti ucraini nel mondo.
(per la cartina utilizzata di base: WIKIMEDIA COMMMONS)