LA STORIA DI SANT’ORONZO

Sant’Oronzo nacque nel 22 nell’antica città romana di Rudiae, nell’attuale Puglia. Il suo nome di nascita era Publio ed era figlio del tesoriere dell’imperatore romano.

Nel 35 anni, nel 57, Publio succedette il padre nel lavoro.

Ma la vera svolta nella sua vita avvenne un po’ di anni dopo. Secondo una leggenda, San Paolo diede una delle sue Lettere a Tizio Giusto, un cristiano di Corinto, affinché le portasse a destinazione, a Roma. Ma quando arrivò nelle acque vicine alla zona di Lecce, Tizio Giusto si imbatté in una tempesta, che lo fece naufragare sulle spiagge di San Cataldo, vicino a Lecce, dove Publio e suo nipote Fortunato stavano facendo una battuta di caccia. Essi si imbatterono sulla spiaggia di Tizio Giusto e lo salvarono.

Tizio Giusto parlò della dottrina cristiana a Publio, il quale ne rimase affascinato e decise di convertirsi al Cristianesimo. Si battezzo insieme a Fortunato e scelse per se stesso il nome Oronzo.

Dopo la conversione di Oronzo, lui e Tizio Giusto si misero a predicare il Cristianesimo in Puglia; ma vennero denunciati al pretore romano (un magistrato a cui era affidata l’amministrazione della legge) dai sacerdoti di Giove. Tizio Giusto e Oronzo obbligati a fare un offerta di incenso alla divinità, i due però si rifiutarono e dichiararono la loro fede. Vennero incarcerati e frustati, ma dopo poco tempo vennero liberati.

Dopo essere stato scarcerato, Tizio Giusto riuscì finalmente a compiere la sua missione, portando a Roma la Lettera. Poi tornò a Lecce, dove viveva Oronzo, e, vista la grande fede ed ardore di Oronzo e Fortunato, decise di portarli a Corinto per presentarli a San Paolo. Paolo nominò Oronzo vescovo di Lecce e della Japigia, corrispondente più o meno all’attuale Puglia.

Dopo la nomina a vescovo, Oronzo, insieme a Tizio Giusto, ricominciarono a predicare, convertendo molte persone. Ma quelli erano gli anni delle persecuzioni di Nerone, così Oronzo e Fortunato dovettero rifugiarsi nelle grotte per sfuggire dalle persecuzioni, ma non smisero di predicare. Si spostavano tra le città delle attuali Puglia e Basilicata.

Nel 68, a Turi, Oronzo e Fortunato vennero scoperti dai legionari romani, vennero processati e accusati di perduellio, cioè di aver tradito gli dei romani. Vennero condotti nella campagna di Lecce e vennero decapitati il 26 agosto del 68. I loro corpi vennero ricomposti dai cristiani del luogo e  vennero sepolti di nascosto nella villa di una nobile romana convertita al Cristianesimo, Petronilla.

Nel luogo dove sorgeva la villa di Petronilla e la tomba di Oronzo e Tizio Giusto oggi sorge una chiesa dedicata a Sant’Oronzo e Tizio Giusto, chiamata dai leccesi in dialetto “La Capo te Santu Ronzo”.

ANALISI TRA STORIA E RELIGIONE

Politici

Tiberio
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Imperatore romano (14-37)

Caligola

Imperatore Romano (37-41)

Claudio

Imperatore romano (41-54)

Nerone
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Imperatore romano (54-68)

Galba
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Imperatore romano (68-69)

Religiosi

Tizio Giusto

Cristiano, predicatore insieme a Oronzo e martire (?-68)

San Paolo
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Santo martire, apostolo e scrittore (5/10 circa-64/67 circa)

Santo

La Colonna di Sant’Oronzo, a Lecce.
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Vescovo di Lecce e della Japigia e santo martire (22-68)

Per saperne di +:

Oronzo di Lecce