SIMBOLI CRISTIANI DELLE PERSECUZIONI

Durante le lunghe persecuzioni da parte dei romani (che durarono dal 64 al 313), i cristiani dovettero inventare molti simboli religiosi criptici per non farsi scoprire, alcuni dei quali sono ancor oggi utilizzati nel Cristianesimo.

MONOGRAMMA DI CRISTO

TITUSIIX, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, attraverso Wikimedia Commons

Simbolo simile a una croce formato dalle lettere greche X (chi) e (rho), ossia una abbreviazione (costituita dalle prime due lettere) della parola “Cristo” in greco antico.

AGNUS DEI

Particolare della crocifissione di Matthias Gothart Grunewald. WIKIMEDIA COMMONS
Particolare della crocifissione di Matthias Gothart Grunewald.
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Rappresenta il Figlio di Dio (Gesù), che si è sacrificato per l’umanità.

COLOMBA

Dalla chiesa della Visitazione. WIKIMEDIA COMMONS
Dalla chiesa della Visitazione.
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Rappresenta lo Spirito Santo.

ICHTHYS (PESCE)

Il pesce stilizzato rappresenta la parola greca ΙΧΘΥΣ (ichthys), che significa “pesce”, ma allo stesso tempo è anche l’acronimo di Ιησοῦς ΧPιστὸς Θεoῦ Yἱὸς Σωτήρ (Iesùs CHristòs THeù HYiòs Sotèr), ossia “Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore”.

ORANTE

Donna orante, Catacombe di Priscilla (Roma) WIKIMEDIA COMMONS
Donna orante, Catacombe di Priscilla (Roma)
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Rappresenta Gesù o altre figure che pregano con le braccia alzate all’altezza delle spalle. E’ simbolo della vita nella pace divina.