Quando, nel XIX i nativi di alcune isole dell’Oceano Pacifico videro per la prima volta delle navi cargo occidentali passare nelle loro acque, essi pensarono che fossero doni di divinità.
DONI STRAPPATI
Così nacquero i cosiddetti Culti del Cargo.
Molti credevano che un tempo le navi cargo fossero dei nativi, ma poi furono rubate dai bianchi; però, se avessero pregato gli spiriti, esse sarebbero ritornate loro.
Ma fu durante la IIa Guerra Mondiale che nacquero molti Culti del Cargo. Infatti, gli americani usarono le isole pacifiche come basi navali. Inoltre, donarono molti “preziosi” oggetti occidentali ai nativi, così i nativi credettero fossero spiriti. Infatti, questi culti rappresentano le loro divinità con le fattezze di un soldato USA.
Negli ultimi 60 anni, con la cristianizzazione e la modernizzazione delle isole pacifiche, molti Culti del Cargo sono scomparsi. Ancora oggi, però ne rimangono alcuni, tra cui il Culto di John Frum.
IL CULTO DI JOHN FRUM
Nell’isola di Tanna (Vanuatu) persiste un culto del cargo nato durante la IIa Guerra Mondiale: il Culto di John Frum.
I fedeli credono che circa 70 anni fa “apparì” sulla loro isola un dio dall’aspetto di un soldato americano, che diede loro oggetti occidentali e gli insegnò tecniche a loro sconosciute; poi sparì. Da allora si organizzano parate militaresche e piste d’atterraggio di legno per far ritornare al più presto John Frum; che, secondo i credenti, ritornerà in un punto preciso (vedi foto sotto).
Gli studiosi ipotizzano che il nome John Frum derivi dalla semplice frase inglese di “John from America”.