LA STORIA DI SANTO STEFANO

In questo articolo vi vorrei parlare della storia di Santo Stefano, il primo martire cristiano, del quale oggi, 26 dicembre, cade la ricorrenza.

Non si sa quando e dove Santo Stefano nacque. Alcuni sostengono fosse un ebreo proveniente dalla Grecia, in quanto Stefano è un nome greco che significa “coronato”. Fu uno dei primi in seguito alla morte di Gesù a seguire gli apostoli e ad entrare a far parte della comunità cristiana di Gerusalemme, nella quale era apprezzato da tutti per la sua saggezza e la sua cultura.

Mentre non si sa molto dei primi anni della sua vita, si hanno molte informazioni sul periodo della sua vita trascorso nella comunità cristiana di Gerusalemme e sulla sua morte, raccontate da San Luca negli Atti degli Apostoli (scritto in un periodo tra il 60 e il 90 d.C.), più precisamente nei capitoli 6 e 7.

Secondo gli Atti degli Apostoli, un giorno gli apostoli decisero di nominare sette diaconi per svolgere il “servizio delle mense” nella comunità di Gerusalemme. Questo servizio era prima svolto dagli apostoli e toglieva a questi ultimi molto tempo utile. Scelsero Stefano, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Nicola di Antiochia e Parmenas.

Quando molte persone cominciarono a convertirsi al Cristianesimo, gli ebrei di lingua greca di Gerusalemme rimasero turbati da ciò e decisero di istigare il popolo contro Stefano (che era, come detto sopra, molto apprezzato da tutti i membri della comunità cristiana), dicendo che aveva bestemmiato contro Dio e Mosè. Istigarono anche gli anziani e gli scribi, che presero Stefano e lo portarono di forza davanti al Sinedrio, il tribunale ebraico, assieme a dei falsi testimoni, che dissero che Stefano aveva detto che Gesù avrebbe distrutto il Tempio e cambiato le leggi tramandate da Mosé. Alla falsa accusa Stefano rispose facendo un lungo discorso (riportato in AT 7, 1-53), che fece infuriare i presenti. In esso diceva che Dio aveva predetto per mezzo dei patriarchi e dei profeti l’arrivo di Gesù, ma che gli ebrei avevano risposto a tutte queste previsioni con un cuore duro.

Poi, ispirato dallo Spirito Santo, disse con gli occhi alzati: <<Ecco, io contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo, che sta alla destra di Dio>>. Sentita quest’ultima frase i presenti si infuriarono a tal punto che lo trascinarono immediatamente fuori dal Sinedrio e lo portarono fuori dalle mura di Gerusalemme, dove lo lapidarono fino ad ucciderlo. Mentre veniva lapidato, Stefano invocò il perdono di Dio per chi lo stava lapidando. Secondo gli studiosi, Stefano molto probabilmente morì nel 36 d.C., cioè nel periodo – successivo alla deposizione del prefetto Ponzio Pilato – durante il quale la Giudea non ebbe nessun prefetto romano, in quanto non fu giustiziato alla maniera romana (tramite crocifissione), ma tramite lapidazione, secondo la tradizione ebraica.

Stefano fu il primo cristiano ad essere ucciso per la sua fede – senza averla rinnegata nemmeno davanti alla morte – per questo è considerato il primo martire cristiano.

Il luogo tradizionalmente ritenuto quello della lapidazione di Santo Stefano.
Zeromancer44 [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons
ANALISI TRA STORIA E RELIGIONE

Politici (al momento della morte)

Tiberio
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Imperatore romano (14-37)

Ponzio Pilato

Prefetto romano della Giudea (29-36)

Marcello

Prefetto romano della Giudea (36-37)

SANTO

Santo Stefano in un opera del pittore italiano trecentesco Giotto.
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Santo, diacono della comunità cristiana di Gerusalemme (insieme a Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Nicola di Antiochia e Parmenas), primo martire cristiano della Storia (?- 36 circa)

FONTI ATTENDIBILI:

Atti degli Apostoli, libro contenuto nel Nuovo Testamento della Bibbia Cristiana scritto da San Luca in un periodo tra il 60 e il 90 d.C. La storia di Santo Stefano è contenuta nei capitoli 6 e 7.

Per saperne di +:

Stefano protomartire

Atti degli Apostoli

Chiesa di Gerusalemme