LA STORIA DI SAN PAOLO MIKI

Paolo Miki nacque a Kyoto (Giappone) nel 1556 circa da una famiglia di nobili. Raggiunta l’età di 5 anni venne battezzato.

A 22 anni, nel 1578 circa, decise di entrare nell’Ordine Gesuita. Dopo il periodo di noviziato, passato nei monasteri gesuiti di Takatsuki e Azuchi, entrò nell’ordine e decise di divenire missionario.

Nel 1587, però, la situazione dei cristiani giapponesi si capovolse quando il damyō (signore feudale) Toyotomi Hideyoshi emanò una legge che obbligava i missionari cattolici a lasciare il Giappone. Questa legge segnò l’inizio di un periodo di forte antieuropeismo e cristianofobia (l’intolleranza verso i cristiani).

Col passare degli anni la situazione non fece che peggiorare, fino a raggiungere il suo culmine nel 1596. Quell’anno iniziò infatti una persecuzione violenta contro tutti gli europei in Giappone e i cristiani.

Paolo Miki venne arrestato nel dicembre dello stesso anno insieme ad un gruppo di 17 cristiani, 2 missionari spagnoli e altri due gesuiti. Vennero condotti sulla collina di Tateyama, città vicina a Nagasaki, dove vennero crocifissi. Era il 1597.

Paolo Miki e i compagni di martirio, già beati dal 1627, vennero proclamati santi da Papa Pio IX nell’XIX secolo.

CURIOSITA’: secondo la propria passio, San Paolo Miki non rinnegò mai la sua fede, predicando anche in croce.

ANALISI TRA STORIA E RELIGIONE

Politici

Go-Nara

Imperatore del Giappone (1526-1557)

Imperatore del Giappone (1577-1586)

Imperatore del Giappone (1586-1611)

Santi 

Monaco gesuita, missionario, santo e martire (1556-1597)

Per saperne di +:

Paolo Miki

Ventisei martiri del Giappone